Percorriamo insieme il tragitto casa-scuola

Il Coordinamento Pedibus Vaud ha scelto il formato del caffè narrativo per promuovere le sue attività intergenerazionali nella terza età e per rafforzare i legami tra gli anziani e i bambini che frequentano la scuola e altri centri parascolastici. Questi due gruppi hanno condiviso le loro storie e le esperienze vissute “sul tragitto casa-scuola”.

Intervista realizzata da Anne-Marie Nicole

Vanessa Merminod, cos’è il Pedibus?

Il Pedibus è un sistema di accompagnamento pedonale dei bambini tra i 4 e gli 8 anni nel tragitto casa-scuola sotto la sorveglianza di una persona adulta. Solitamente si tratta di genitori che a rotazione accompagnano i bambini lungo il percorso Pedibus. Nell’ambito del progetto Pedibus intergenerazionale, vogliamo sensibilizzare gli anziani all’importanza della mobilità dolce, dell’attività fisica e della coesione sociale, offrendo loro la possibilità di unirsi a una linea Pedibus.

Perché si è scelto il formato del caffè narrativo?

Il nostro obiettivo era quello di rafforzare i legami intergenerazionali tra persone che, pur non conoscendosi per forza, vivono nello stesso quartiere. Il caffè narrativo è un buon modo per far incontrare anziani e bambini, invitandoli a confrontarsi e condividere le loro esperienze e le loro storie su un tema che tutti conoscono o hanno conosciuto: il tragitto per raggiungere la scuola.

Come si sono svolti questi caffè narrativi?

All’inizio di febbraio di quest’anno si sono tenuti due caffè narrativi presso il Centre du Panorama, un luogo di incontro per anziani a Vevey. Gli anziani hanno invitato i bambini, le loro educatrici e i loro educatori nella loro “casa”, in un luogo a loro familiare. Considerata la grande affluenza, abbiamo dovuto organizzare due caffè narrativi paralleli, ciascuno per venti persone, moderati da Daniela Hersch ed Evelyne Mertens. Un terzo caffè narrativo si è tenuto a Morges, nell’ambito delle attività dei centri parascolastici. Questa volta sono stati i bambini ad accogliere gli anziani nel “loro territorio”. Per facilitare il dialogo, le moderatrici hanno portato con sé una serie di immagini suggestive relative al tragitto casa-scuola. Alla fine, per merenda abbiamo regalato a chi ha partecipato una scatola piena di cose buone: un souvenir perfetto per ogni generazione!

Come hanno reagito i/le partecipanti ai caffè narrativi?

Abbiamo ricevuto un feedback decisamente positivo ed entusiasta. Gli anziani hanno partecipato con piacere a un’attività intergenerazionale e i bambini sono stati contenti di fare qualcosa di diverso dalla solita routine. La felicità di raccontare le storie del proprio viaggio per andare a scuola è stata generale. Si è rivelato un tema particolarmente adatto a tutte le generazioni! Le regole stabilite all’inizio del caffè narrativo sono state molto apprezzate, soprattutto quella che impone di ascoltare, ma non necessariamente di parlare! Ascoltando le storie degli altri, anche chi era più riluttante ha acquisito fiducia e preso la parola. Anche i bambini più piccoli sono rimasti attenti durante la conversazione per ben 45 minuti!

C’è stato un momento che l’ha particolarmente colpita?

Certamente: a prescindere dall’epoca delle storie, il tragitto casa-scuola sembra essere sempre stato un momento speciale di amicizia. Da un lato, la storia di un’assistente sociale ventenne che accompagnava i bambini ha fatto eco a quella di un’anziana che ha raccontato di andare a scuola con la sua migliore amica, che tale è rimasta per tutta la vita. Anch’io ricordo di quel momento in cui ci si confidava tutto. Dall’altro, un bambino ci ha detto che il suo amico si era trasferito e che era triste di non poter più percorrere il tragitto con lui raccontandogli le sue storie.

Quali sono le sfide particolari che devono affrontare i caffè narrativi intergenerazionali?

Siamo ancora in una fase post-Covid in cui dobbiamo rilanciare alcune attività. Sia a Vevey che a Morges ci siamo resi conto dell’importanza del luogo scelto, soprattutto trattandosi di un’attività nuova: l’ambiente familiare ha contribuito a mettere a proprio agio sia gli anziani sia i bambini… anche se i bambini a volte sono più timidi nel prendere la parola! È emersa anche la questione della formazione equilibrata del gruppo di partecipanti. In base ai luoghi in cui si sono svolti i caffè narrativi, c’erano più anziani a Vevey e più bambini a Morges. Infine, a volte siamo limitati nella composizione da questioni logistiche e strutturali. A Morges, ad esempio, abbiamo dovuto programmare la merenda prima dell’inizio del caffè narrativo. D’altro canto, questo ci ha permesso di rompere il ghiaccio fin dall’inizio e di facilitare il dialogo in seguito.

Cosa pensate di fare prossimamente?

È sicuramente un formato che proporremo di nuovo, insieme ad altre attività artistiche e passeggiate nella natura, all’insegna dei valori del Pedibus: coesione sociale, senso di comunità, sicurezza e legami intergenerazionali.

 

Vanessa Marminod

Vanessa Merminod è la coordinatrice di Pedibus Vaud. Come tale, si occupa di far conoscere il programma Pedibus in tutto il Cantone e collabora con i Comuni, le scuole, la polizia stradale, ecc. Inoltre, sensibilizza e aiuta i genitori a creare percorsi Pedibus.